A Pistoia i pellegrini di ritorno da Santiago
Data: 2023-01-30
Il 14 febbraio Pistoia celebra il pellegrinaggio iacobeo con un evento di respiro regionale L’iniziativa, a cura del Capitolo Toscano della Confraternita di San Jacopo di
Compostella e in collaborazione con il Comune di Pistoia, ha invitato tutti i pellegrini «a condividere esperienze e racconti di cammino» perla “Festa del Ritorno”. Una proposta che non ha la leggerezza della rimpatriata, ma intende costruire una più profonda sensibilità per il pellegrinaggio.
«In realtà — afferma Paolo Rindi, della Confraternita di San Jacopo di Pistoia — la “festa del Ritorno” è una tradizione che la Confraternita ha da diverso tempo, ma il Capitolo Toscano, che si sta ingrandendo, anche grazie all’attività dello Spedale di Sant’Andrea, sta crescendo progressivamente. Lo scorso anno l’iniziativa fu realizzata a Lucca con l’arcivescovo Paolo Giulietti, noto amante dei cammini; quest’anno abbiamo pensato di farla a Pistoia, nella prossimità della festa del 2 febbraio, quando tradizionalmente i pellegrini in partenza per Santiago ricevevano la benedizione prima del viaggio, Verso le 12, presso Io Spedale di San Jacopo in Sant’Andrea —
spiega Rindi — consegneremo le credenziali per quelli che partono in questo anno. La Confraternita, generalmente, le consegna a chi, intende fare un cammino spirituale e d’altra parte anche questo momento ha una piccola ritualità: viene dato in mano al pellegrino il bordone, che rappresenta la fede, la scarsella, che dice la carità, è infine è consegnato il documento del pellegrino. Le prossime volte speriamo di poterla celebrare il 2 febbraio, in occasione della presentazione al Tempio: è una tradizione da custodire».
In questi anni, d’altra parte, a Pistoia è molto cresciuta l’attenzione per il pellegrinaggio: «e la città — prosegue Rindi — è crocevia e allo stesso tempo meta di pellegrinaggi. Il concetto del “ritorno” è legato perlopiù a persone che sono andata a Santiago; vivere questo momento a Pistoia, la Santiago Minor, è anche una
sorta di ritorno: ci sono simbologie, ritualità che riproponiamo come sono proposte a Santiago, dalla devozione a San Jacopo, alla lavanda dei piedi nell’accoglienza dei pellegrini».
L’evento è anche un momento per gustare di nuovo il sapore della comunione: «Quando sei in cammino è come se si formasse una comunità, quando si è lungo la strada ha sempre l’occasione di rincontrarsi, di rivedersi. Durante il cammino si crea naturalmente un legame Da questa intese nasce la festa del ritorno: non una festa per celebrare l’impresa, ma un’occasione di condivisione, di racconto di quanto abbiamo sperimentato e vissuto. Il cammino va molto in profondità, a prescindere dall’intenderlo come pellegrinaggio. In base alle nostre conoscenza, sono oltre 400 quelli che in Toscana sono andati a Santiago».
Il 4 febbraio sarà una giornata ricca di appuntamenti: «la Confraternita — spiega Rindi — si occupa della prima parte della Giornata. Nella saletta del complesso parrocchiale di Sant’Andrea ci sarà un incontro aperto con i pellegrini, quindi saranno consegnate le credenziali e seguirà un piccolo pranzo. Il pomeriggio è invece un momento più istituzionale. Il Comune consegnerà dei riconoscimenti a quanti hanno fatto il Cammino iacobeo e lo hanno fatto in maniera speciale: da chi è stato a Santiago 60 volte a chi lo ha percorso a piedi partendo dal nostro territorio». […]